Recensione di Elisabetta Bolondi
Autore: Sebold Alice
Titolo: Amabili resti
Editore: e/o 2003
La quattordicenne protagonista della storia raccontata in questo romanzo vive in un angolo di America felice, nello stato di Pennsylvania, con adorabili genitori, una sorella ed un fratellino più piccoli, una comunità scolastica e di amici splendidi, ma tutto viene interrotto in modo orrendo dal rapimento, stupro ed uccisione di Susie: è lei stessa, dal suo Cielo, che ci racconta fin nei minimi dettagli quello che succede ai suoi genitori, i suoi familiari, agli amici in seguito alla sua morte atroce; il serial killer che l'ha uccisa è un innocuo vicino di casa della cui colpevolezza solo suo padre sarà sempre certo. Ma il corpo di Susie, fatto a pezzi e sepolto in una discarica, non sarà mai più trovato e gli anni che passano fanno modificare radicalmente l'equilibrio di quella famiglia che era stata felice; la madre, Abigail, non reggerà alla morte della figlia ed abbandona la famiglia per un modesto impiego in California; la sorella Lindsey cercherà di affrancarsi dall'essere additata come sorella della uccisa e si costruirà una sua personalità; il piccolo Buck soffrirà molto per l'abbandono della madre e per lo straniamento a cui si autocondanna il padre: insomma Susie seguirà da vicino le vicende delle persone che ama senza poter intervenire,malgrado ogni tanto riesca nei modi più imprevedibili a farsi vedere.Romanzo originale, ironico, molto caustico nei confronti della società benpensante della East coast, non sempre riesce ad essere incisivo e veramente efficace a causa forse di una lunghezza eccessiva.(2003)

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